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Trekking sull’isola di Catalina sino a Morgan’s Head

Nella parte più settentrionale dell’isola di Providencia attraverso il ponte degli innamorati si accede all’isola di Catalina.

Ponte degli innamorati

Oltrepassato il ponte si gira a sinistra e si percorre il marciapiede a ridosso della nuova piantumazione di mangrovie distrutte durante l’uragano Iota del 2020.

Dopo circa 10 minuti di cammino inizia la scalinata per arrivare a Fort Warwick e successivamente scendere a Fort Bay

Vista dall’alto di Fort Bay

Dopo aver fatto un bagno nelle acque trasparenti di Fort bay, a metà spiaggia inizia un sentiero, ben evidente ma mal tenuto, che in 20 minuti vi fara’ arrivare a Morgan’s Head.

Dai cespugli sul sentiero si intravedono scorci della costa con il mare che mostra più sfumature dell’azzurro.

Lungo il sentiero
Finalmente giunti a Morgan’s Head
Spiaggetta lungo il sentiero

Al ritorno è possibile scendere su questa spighetta deserta e rinfrescarsi con un bel bagno

Conchiglie

Providencia isola dei Caraibi appartenente alla Colombia

Era il 17 Novembre 2020 quando si abbatte’ sulle isole di Providencia e Catalina l’uragano Iota che causò la distruzione del 98% delle infrastrutture dell’isola, causando 6 morti.

Distruzione durante il passaggio di Iota 

Oggi a distanza di 4 anni, la vita sembra essere ripresa, il turismo è ritornato, la maggioranza delle infrastrutture è stata ricostruita e la vita caraibica dei suoi abitanti scorre lenta e regolare.

Percorrendo la strada che costeggia tutta l’isola si nota sulla costa ad est un enorme ammasso di rottami, separati dalla strada da lamiere, a voler coprire quei tristi resti. Alcuni abitanti mi hanno detto che sono stati accantonati dopo l’uragano e sono in attesa di essere portati via dal governo con una nave. Speriamo avvenga presto.

Riguardo invece alla bellezza del mare niente da criticare. Le maggior parte delle spiagge e’ piccola e con l’alta marea tendono a sparire soprattutto a Catalina.

Due sono le spiagge migliori nel sud ovest di Providencia.

Playa Sud west bay e Playa Manzanillo

Playa Sud west bay

Su questa spiaggia c’è forse uno tra i migliori ristoranti dell’isola Divino Nino che cucina ottimi piatti di pesce. Ci sono inoltre 2 bar

Playa Manzanillo

Sicuramente la spiaggia migliore di Providencia. Sabbia bianca e mare trasparente con varie tonalità di blu’

3 ristoranti sul mare che cucinano ottimo pesce e la sera uno dei quali è aperto con musica caraibica.

A noi è capitato di andare la mattina alle 10 e trovare non più di 5 persone sull’intera spiaggia.

Playa Manzanillo

Providencia è un’isola ideale per chi si vuol rilassare senza troppi rumori, ideale per leggere un libro ma anche praticare sport con il diving in uno dei tanti centri di immersione.

È’ sconsigliata per coloro che amano la vita notturna e le discoteche, uscirebbero di testa la prima sera.

Noi abbiamo trascorso 7 notti in appartamento fronte mare vicino a playa sud west bay e per spostarci abbiamo affittato uno scooter .

La nostra casina
Tramonto osservato dal balcone di casa

Arrivare a Providencia da Cartagena

Siamo arrivati da Cartagena des Indias con volo Cartagena – San Andreas operato da Latam con tempo 1,5 ore e successivamente da San Andreas per Providencia con volo operato da Satena di 20 minuti.

Per il volo di Satena non sapevano dei pesi dei bagagli per cui arrivati a San Andreas abbiamo visto che sono necessari in stiva 2 bagagli sino a 15 kg mentre in cabina 2 zainetti o borse sino a 5 kg.

Istruzioni bagaglio volo Satena

Avendo 1 zaino da 21 kg per la stiva e 2 zainetti da circa 5 kg per la cabina abbiamo dovuto alleggerire il 21 kg sino a 15 kg e appesantire uno zaino da cabina sino a 15 kg. Per fortuna uno zainetto da cabina è molto più capiente per cui è stato facile riempirlo. Inoltre avevamo una borsa di emergenza che è andata a fare il secondo bagaglio a mano. Problema risolto!

Aereo Satena

A Cartagena prima dell’imbarco abbiamo pagato 135.000 cop a persona per la tassa d’entrata nel parco di San Andres, Providencia e Catalina.

La nostra casina a Providencia

Importante tenere a portata di mano la tassa pagata perché sia all’arrivo a San Andreas che all’arrivo a Providencia vi sarà richiesta.

Arrivare alle 5.30 di mattina al Terminal Salitre di Bogotà

Sono passati ormai 12 anni dall’ultima volta che ho viaggiato con i pullman in America Latina (Brasile) e sbarcare all’aeroporto El Dorato di Bogotà alle 4.30 di mattina e un ora dopo trovarsi al Terminal Salitre ( la stazione dei pullman più grande della Colombia) è stato come ritornare indietro di tanti anni in un istante.

Sin dalle prime ore del mattino c’è un via vai di gente in attesa di partire per ogni destinazione della Colombia. E’ qui che capisci subito il paese in cui sei arrivato, partendo dal basso, dalle persone semplici che vanno a lavorare e da quelle che intraprendo un viaggio di ore per andare a trovare un parente oppure un nuovo lavoro. Famiglie numerose bivaccano sui pavimenti in attesa dell’arrivo del bus, tanti negozietti preparano e offrono sbraitando i loro prodotti, un misto di odori attraversano le immense sale d’aspetto, mentre i lucida scarpe agli angoli, tutti intenti a pulire le “appuntatissime” scarpe degli autisti dei pullman che appena arrivati da chi sa dove, dopo una lucidata, corrono per bersi un caffèsito in uno dei tanti bar e fare due chiacchiere con i colleghi e due occhiate, e non solo, alle commesse.

La fila ai bagni pubblici in attesa del proprio turno, con la signora che appena pagato 1300 pesos ti da’ un cartoncino arrotolato con all’interno la carta igienica.

Non manca inoltre la musica, sia quella delle radio dei molti in partenza che la musica dei vari negozi.

Benvenuto in America Latina, benvenuto in Colombia!!

Griglia / Parrilla
Lucida scarpe intento a pulire le scarpe dei conduttori dei pullman
Bagno pubblico
Sala di attesa
Colazione alla Panaderia

Arrivare di notte con l’aereo a Toronto Pearson (YYZ) e ripartire all’alba dal City Billy Bishop (YTZ)

Se vi capiterà di arrivare in aereo di notte all’aeroporto Toronto Pearson (YYZ)

e avrete una connessione la mattina stessa, molto presto, nell’altro aeroporto che si trova sull’isola, il City Billy Bishop (YTZ) come è capitato a noi, non troverete la possibilità di utilizzare mezzi pubblici per spostarvi da un aeroporto all’altro, in quanto il treno UPS express che collega l’aeroporto con la stazione dei treni in centro si ferma dopo le 24 e riparte alle 5,27 della mattina per cui non ci sarà il tempo se il vostro aereo partirà molto presto.

La soluzione più economica rimarrà una prenotazione con Uber che arrivera’ a prendervi al piano terra uscita Q degli arrivi internazionali.

Tunnel sotto il lago Ontario

Uber vi lascerà all’ingresso della tunnel sott’acqua che collega la città all’aeroporto e che farete sul tapirulan (foto) prima di arrivare in aereoporto. Il prezzo per i 18 km di strada percorsi con Uber da Toronto Pearson sarà di 42 dollari canadesi (24 euro circa ).

L’aeroporto City Billy Bishop (YTZ) sorge sulle isole di Toronto nel lago Ontario.

La foto indica le isole di Toronto dove si vede l’aeroporto nell’isoletta più vicina alla città. L’aeroporto e’ molto piccolo ma carino. E’ molto bello partire con l’aereo perché oltre al panorama del lago Ontario si vedrà la città di Toronto per la sua totalità.

28.02.20 5 notti a Holbox, un’isola tra Caribe e Golfo del Messico dove la natura è ancora la protagonista

Da Chiquila’ servono 25 minuti di traghetto e 200 pesos a persona, arrivati al porto ci sono ad aspettare decine di golf car, tipico taxi e unico mezzo a motore dell’isola, che con 50 pesos ci porta alla nostra guest house “Casa Blata” un po’ fuori dal centro, verso Punta Cocos.

In questa zona ci sono guest house di medio livello e alcune di alto livello certamente stanno costruendo a gran ritmo e tra qualche anno chissà….

La spiaggia è piccola ma molto carina, in acqua ci sono palizzate che ospitano pellicani e gabbiani di varie specie.

Holbox è un isola lunga circa 30 km e larga da 500 metri a 2 km, tra il golfo del Messico e il Mar dei Caraibi. Si trova all’interno di un’area di protezione fauna e flora denominata Yum Balam.

L’acqua del mare pur avendo bellissimi colori non possiede la limpidezza delle acque caraibiche per l’unione di questi due mari.

Il paese si sviluppa dal porto verso l’altra sponda dell’isola dove nella zona centrale, attorno alla piazza e non solo, si concentrano tutti i ristoranti, caffè ed i piccoli negozi di alimentari e souvenir.

Verso est si trovano guest house e alberghi di alto livello e la spiaggia e’ molto grande attrezzata con lettini anche a 800 pesos al giorno.

E’ possibile poi spingersi a piedi sino a Punta Mosquitos, consultate la guida alle maree, dopo capirete perché, comunque noi siamo andati così :

Dal centro puoi arrivare a piedi, con bici o taxi sino all’hotel Las Nubes. Da lì si può entrare solo a piedi e abbiamo iniziato il tragitto lungo la costa sino al fiume che è sconsigliato di attraversare perché ci sono i coccodrilli per cui siamo entrati in mare ed abbiamo raggiunto il sand bar sino ad arrivare di nuovo sulla spiaggia quando si giunge a Punta Mosquito.

Adesso il giusto riposo sulla spiaggia deserta per rigenerare lo spirito e vivere a tu per tu con la natura ed il mare.

Per il ritorno abbiamo camminato per tutto il sandbar dato che eravamo in bassa marea, fantastico!!

1 ora di cammino tra le 17 e le 18 in mezzo al mare con miriadi di uccelli intorno a noi, ad un certo punto abbiamo visto in lontananza 11 flamingos, sembrava ci aspettassero, hanno iniziato a danzare con la loro signorilità.

Uno spettacolo che ci ha lasciati a bocca aperta.

Arrivati di fronte a Las Nubes abbiamo raggiunto la spiaggia ed a piedi siamo andati in centro al ristorante Viva Zapata dove abbiamo cenato e festeggiato il mio compleanno.

Il paese è rallegrato dai molti murales colorati

mentre la sera i ristoranti con musica dal vivo e le strade di sabbia danno un tocco molto messicano al luogo.

Nell’isola si trova anche un piccolo aeroporto che con voli a circa 120 US dollar a persona collega Holbox con Cancun in 25 minuti (Holboxeno.com).

Il nostro soggiorno ha coinciso anche con i due giorni di carnevale dell’isola dove nel paese sfilavano piccoli carri allegorici e spettacoli a tutti gli angoli, messi su dagli abitanti.

A differenza di quanto letto in alcune guide, non è vero che nell’isola accettano solo contanti, perché molti sono i ristoranti e le guest house/alberghi che accettano carta di credito ed inoltre ci sono 2 bancomat per il prelievo dei contanti.

Le attività da svolgere nell’isola oltre al semplice relax in spiaggia sono da maggio a settembre, l’osservazione del passaggio delle balene che è possibile fare solo con tour organizzato. Io sono contrario a questo tipo di attività che vanno ad infastidire i cetacei e molte volte vengono feriti dalle barche dei tour che si spingono sempre più vicino per accontentare i turisti. Chiedo a coloro che abbiamo un po’ di sensibilità di non prenotare i tour per le balene e magari usare le agenzie per i tour nelle isolette vicine (Pasion, Pajaros, Contoy) o nelle mangrovie per l’osservazione degli uccelli e dei coccodrilli.

Da maggio a Settembre è inoltre possibile osservare la bioluminescenza marina, fenomeno molto suggestivo originato dal plancton.

L’isola piuttosto ventosa si presta al kitesurfing nella zona ad est dopo Las Nubes ed al kayak lungo il fiume e nelle mangrovie.

Ristoranti che mi sento di consigliare sono :

Big Fish per il pesce crudo ottimo e non solo

Viva Zapata per le grigliate di pesce e l’aragosta come da foto

Barba Negra per la grande varietà di tacos

Ultima cosa i tramonti da non perdere sono visibili sulla costa da Punta Cocos a Punta Mosquito sono stupendi.

Ecco un esempio

Akumal, 12 anni dopo

Stamani quando siamo partiti da Tulum per spostarci verso nord, dopo 26 km di strada in direzione Cancun e vedendo l’uscita per Akumal, non ho saputo resistere e ci siamo fermati.

Troppa era la voglia di vedere quella spiaggia dove mi sono divertito con Ludo di 4 anni che aveva il varano in braccio e Edo di 12 anni quando siamo andati a fare snorkelling più volte e abbiamo visto barracuda e tanti pesci.

Quel mare splendido inoltre lo vidi facendo le mie prime immersioni e conseguendo il primo brevetto Padi.

Avevo qualche dubbio per il fatto che vederlo dopo 12 anni poteva essere completamente cambiato, come trovai nel 2012 L’isola di Morro di Sao Paolo a Bahia in Brasile che avevo visto la prima volta nel 2000.

Così è stato ahimè anche per Akumal…..

Mi spiego meglio, ma arrivando dalla strada ti fermano con l’auto e ti dicono di parcheggiare obbligatoriamente a 50 pesos. Dopo scendi dall’auto trovi un muro alto 2 metri che costeggia la spiaggia e fatti in po’ di passi trovi l’ingresso alla spiaggia a 100 pesos a persona.

Ingresso alla spiaggia

Ti dicono che è diventato parco e che devono controllare chi entra in spiaggia.

Così pagati 100 pesos ci mettono un braccialetto e si entra negli spogliatoi muniti di docce e dopo si arriva sulla spiaggia che era e rimane ancora stupenda.

Spiaggia bianca, mare calmo, acqua trasparente.

Vedo poi in mare molte boe che segnalano i posti dove fare snorkelling e i posti di uscita delle barche. In acqua anche una canoa con una guardia del parco a fermare se qualcuno va oltre una boa.

Per fare snorkelling devi prendere a noleggio ( pagando ovviamente) giubbotto e maschera.

Faccio due passi in spiaggia e arrivo al posto dove sono stato anni fa. Lettini ovunque, tutti molto vicini, irriconoscibile.

Caro Edo e Ludo se ritornassimo ad Akumal non sarebbe più come prima, niente più snorkelling in piena libertà, niente centro tartarughe alla fine della spiaggia e niente più paesino dei pescatori. Tutta un altra cosa

20.02.20 Tre giorni in spiaggia a Tulum

Dopo tre settimane a girovagare per il Messico e molti km percorsi con i pullman e auto, abbiamo trascorso tre notti a Tulum di vero riposo, soggiornando presso una Cabanas del Zazilkin Hotel & Cabanas all’interno della Riserva archeologica di Tulum, direttamente sul mare.

Ci sono varie Cabanas in vendita a Zazilkin, noi abbiamo optato per la Cabanas base per 2 persone che su Booking.com abbiamo trovato un’offerta a circa 1100 pesos a notte senza colazione e con bagno in comune.

Sicuramente il prezzo è più alto rispetto a tutte le sistemazioni avute nelle prime tre settimane in Messico negli Stati del Chiapas, Campeche e Yucatàn . È anche vero che siamo entrati nella Riviera Maya, posto turistico per eccellenza del Quintana Roo e Tulum, insieme a Playa del Carmen e Cancun, rappresenta l’élite turistica.

La spiaggia davanti allo Zazilkin si presenta corallina e bianchissima ed è quella di fianco al faro di Tulum ed alla zona archeologica, servono gli occhiali per non essere abbagliati dall’intensità della luce.

Per noi, comodi lettini di legno sotto tettoie e palme da cocco, davanti il mare dai colori che vanno dal turchese al blu e sullo sfondo le onde bianche che si infrangono sulla barriera corallina a qualche centinaio di metri dalla spiaggia.

Un leggero sargasso sulla spiaggia viene lasciato dall’alta marea la notte ma la mattina ci sono persone munite di rastrello e carriole intente a pulire la spiaggia.

Sicuramente abbiamo trovato un periodo buono per il sargasso che dal 2015 sta flagellando la costa Maya e che in certi periodi di forte arrivo delle alghe riceve disdette dai turisti.

In questi giorni invece, anche se la mattina il poco sargasso si trova sulla spiaggia, il mare è sempre pulito.

Una cosa che a mio parere reputo negativa in questa spiaggia è l’incessante attività di tour con barche che portano i turisti al prezzo di 10 US dollar a persona a fare snorkelling all’interno della barriera a vedere le tartarughe e qualche pesce . Questa è per me una fotografia del business sfrenato che si trova su questa riviera, che non rispetta il mare e le creature che lo abitano.

Come per le sistemazioni anche per la “comida” il prezzo, soprattutto sulla spiaggia, è molto alto e consiglio di evitare il bar sulle spiaggia più vicino alle rovine Maya, che vendono un guacamole a 130 pesos ( anziché 70) un burrito di verdure a 170 pesos ( anziché 90) e una limonata a 70 pesos (anziché 30).

I prezzi per la comida sono migliori nel “pueblo” e saper scegliere grazie a google map si possono trovare ottimi ristoranti a prezzo molto onesto come abbiamo trovato nelle settimane precedenti.

Se posso consigliare un ristorante a Tulum dico “El Sabor del mar” con piatti di pesce crudo e insalate di mare squisiti. Il posto è piccolo e serve andare presto per trovare posto, il pagamento è solo in contanti.

Tra l’altro il pueblo di Tulum è veramente a livelli di offerta a 360 gradi. Decine di ristoranti di tutte le tipologie, supermercati, vendita oggetti turistici , boutique, gioiellerie e molto altro, questo ci fa capire come alta sia la presenza di turisti a Tulum.

Visitare 6 Cenote nei dintorni di Valladolid in Yucatàn

Questa giornata l’abbiamo dedicata alla visita di 6 cenotes nella regione di Valladolid, lunghi sacri degli antichi Maya

Avendo la macchina a noleggio non è stato molto difficile (servono circa 1,5 ore da trascorrere in auto compreso il ritorno) ma credo che se qualcuno voglia farlo con il taxi, dato la vicinanza a Valladolid, possa essere fattibile comunque.

Abbiamo iniziato con i Cenote Samula e Xkenken, entrambi sono in caverna e si trovano all’Interno di un parco a poca distanza l’uno dall’altro. Il prezzo di entrata per entrambi cenote è di 125 pesos, ma non prendete la guida che verrà a proporsi perché non servirà a niente e non è compresa nel prezzo.

Cenote Samula

Nel Cenote XkenKen molte stalattiti sono presenti ed una gigante stalattite si trova al centro

Cenote XKenKen

Il terzo Cenote “Selva Maya” che si trova all’interno di un hotel, a differenza dei primi due visitati e’ completamente aperto. Il prezzo per entrare e’ di 80 pesos a persona e c’è la possibilità di pranzare con buffet e numerosi sono i negozi per i souvenir. I Cenote aperti hanno la particolarità di avere molta vegetazione sulle pareti che scende verso l’acqua. Tramite una scala in legno sulla parete si scende più o meno 1 metro dal livello dell’acqua dove si può entrare tuffandosi oppure tramite scendendo 4/5 scalini.

Cenote Selva Maya

Il quarto e quinto Cenote che abbiamo visitato sono Palomita e Agua Dulce, entrambi in grotta e a poca distanza tra di loro ma comunicanti nelle profondità tramite grotte sotterranee. Si trovano entrambi in una azienda con ristorante a buffet e servizi. I due Cenote sono molto simili, si entra da una grotta artificiale su di un lato e con una scala in legno si arriva a 1 metro dalla superficie dell’acqua. Un blu intenso ti avvolge e si vedono grosse radici di alberi che dal soffitto si allungano sino a toccare l’acqua, stalattiti e stalagmiti di varie misure, gocce di acqua che arrivano dal soffitto e cadendo in acqua interrompono il silenzio sacro che domina in questi luoghi.

Cenote Palomita

Nel Cenote Palomita uno squarcio sul soffitto di pietra lascia entrare un raggio di luce che crea sfumature di azzurro più chiaro sulla superficie dell’acqua, a sua volta i raggi dall’acqua si riflettono su un punto della parete mettendo in evidenza le stalattiti più piccole. La profondità dell’acqua di questo Cenote è di 60 metri.

Cenote Agua Dulce

Nel Cenote Agua Dulce dove la profondità dell’acqua è di 15 metri, ci sono più squarci sul soffitto e oltre alla scala in legno di accesso, su una piattaforma galleggiante arriva una scala a chiocciola per risalire in superficie. Questo Cenote lo abbiamo vissuto tutto il tempo da soli e ha una magia particolare, si sente che è un luogo sacro e per rispetto parlavamo sottovoce. Il rumore del gocciolio dell’acqua dalla volta si mescolava con il nostro rumore del movimento in acqua, posso solo dire che è stata un esperienza unica.

L’ultimo Cenote visitato e’ stato xcanahaltun nel quale si accede tramite una scala a chiocciola dato che si trova in grotta. Davanti a noi si e’ aperta una meraviglia che ci ha lasciati incantati, grazie alla grossa apertura sulla volta della pietra ci sono varie tonalità di blu’ sulla superficie dell’acqua,che non e’ molto profonda, ma arriva nei punti massimi a 9 metri.

Quando si esce dal Cenote lo spirito e l’anima sono completamente purificati.

Yaxchilan un tour tra rovine Maya in mezzo ad una giungla impenetrabile e scimmie urlatrici

Arrivare da Palenque servono 3 ore di van sino alla Frontera Corozal dove sarà possibile salire su una barca che dopo 40 minuti di navigazione sul Rio Usumacinta (confine tra Messico e Guatemala) si arriva al sito Maya denominato Yaxchilan.

L’andata è a favore della corrente del fiume e sulla sinistra si trova il Messico dove è possibile osservare la folta vegetazione della selva e i coccodrilli che si godono il sole mattutino mentre a destra si scorgono alcuni guatemaltechi intenti alla pesca dato che è la sponda del Guatemala.

Arrivati al sito Maya si nota subito il primo edificio detto “el labirinto” dove è possibile con una torcia entrare, ma importante non toccare le pareti dato che ci sono le deiezioni dei numerosi pipistrelli che lo abitano.

El Labirinto

Usciti dal labirinto si entra nella gran Gran Plaza, una vasta piazza in erba dove si trovano piante gigantesche abitate da scimmie urlatrici che ci fanno compagnia per tutta la durata del visita con le loro urla. Nell piazza si trova anche la Stele 1 ed altre sculture molto rovinate dal tempo.

Stele 1

Andando avanti si nota a destra una scalinata imponente che porta all’edificio 33, per me l’edificio più particolare sino ad ora visto nei siti Maya. Si tratta di un tempio dove nella parte alta si trova gran parte della sua originale cresta in muratura mentre gli scalini in basso hanno scolpito varie scene di vita Maya Scalinata

Edificio 33