In data 17 Febbraio abbiamo visitato il sito Maya di Calakmul situato nello stato di Campeche all’interno della Reserva de la biosfera di Calakmul.
Dato che si arrivava con l’auto dalla laguna Bacalar che dista 250 km circa, abbiamo dormito in un bungalow del Cabanas Calakmul per 750 pesos con prima colazione, in un villaggio (Conhuas) situato nei pressi dell’entrata del sito di Calakmul e grazie a questo la mattina seguente facendo colazione molto presto siamo potuti partire per la visita.
Una volta entrati con l’auto e pagato il primo ingressodi 60 pesos a persona è necessario percorrere 60 km all’interno della Selva in una strada dove in molti tratti non è possibile superare i 30 km/ora, essendo presenti nella parte finale buche sulla carreggiata. Ma a mano che si percorre la strada ci addentiamo nella selva e non è difficile incontrare animali selvatici.
In questa Selva oltre ad una quantità enorme di flora si trovano anche molte specie di animali come scimmie ragno, serpenti, gatti selvatici, giaguari, tacchini selvatici, quest’ ultimi si sono incontrati più volte in mezzo alla strada che mostravano i loro colori sgargianti, mentre sugli alberi le scimmie ragno si svincolavano attraverso la fitta ramaglia. Per gli avvistamenti del giaguaro invece è necessario fare una visita con guida la notte o all’alba.
Dopo 1 ora e 15 minuti di auto dal primo ingresso si arriva all’entrata del sito e dobbiamo pagare altri 80 pesos a persona.
Ci sarà da camminare per 1 km nel sentiero che conduce alla rovine e c’è la possibilità di scegliere tre percorsi dal più corto al più lungo. Noi abbiamo optato per il più lungo dove servono almeno 4 ore e si possono vedere molte strutture ad oggi visibili delle oltre 7000 ancora da scoprire.
La Estructura ll nella foto sopra è veramente impressionante per la sua dimensione, una piramide con lati di 140 metri e altezza di 50 metri dove si può salire sino in cima ed osservare la distesa infinita della giunga a 360 gradi sino al Guatemala oltre alla Estructura I e la Estructura lll.
Estructura I vista dalla cima della Estructura II